Sono Giulia Attanasio, cantante, formatrice vocale e facilitatrice di musica di comunità: la mia ricerca è focalizzata sulla polifonia popolare, sull’improvvisazione vocale e la musica cooperativa e circolare.

Per parlare del mio lavoro mi piacciono due espressioni. La prima è quella di custode di canti, perché lungo il mio cammino li raccolgo e conservo con cura, per poi condividerli con chi mi sta attorno. La seconda è quella di facilitatrice di musica di comunità, perché il fuoco del mio lavoro é la dimensione sociale e relazionale del cantare inseme.

Esploro la voce in modi non convenzionali che lasciano spazio al nostro personale modo di esprimerci, per arrivare piano piano a ritrovare fiducia nella nostra voce e nelle sue immense potenzialità.

Nei miei percorsi scelgo pratiche che amo e che ho sperimentato in prima persona, che fanno risuonare e stare bene: esercizi, brani e giochi corali alla portata di tutt3. Suggerisco piccoli passi per affinare l’ascolto del nostro suono e piano piano imparare a riconoscerlo e ad amarlo, quale che sia. Facilito l’apertura di uno spazio interiore per accogliere le nostre diverse possibilità espressive e le opportunità della relazione sonora con noi stess3 e con l3 altr3.

Ho le radici nel Salento, dove nasce la mia passione per la polifonia popolare, e il cuore sulle Alpi piemontesi, dove vivo con la mia famiglia.

Sono facilitatrice, cantante e community song leader, specializzata nella ricerca sull’interazione tra voce, corpo e movimento, nell’improvvisazione vocale collaborativa, nel circlesinging e nei canti polifonici di tradizione orale provenienti da diverse culture del mondo. Nel 2017 ho fondato il progetto Terra dei Canti, che esplora e promuove il canto corale come strumento per lo sviluppo di comunità, il team building e il benessere. Dal 2019 dirigo un coro di comunità, intergenerazionale e interculturale, in Valchiusella, con un repertorio che abbraccia varie tradizioni dal mondo.

Sono cofondatrice e presidente dell’associazione AUDRA APS, un’organizzazione dedicata all’intersezione tra arti e culture rigenerativeNegli anni ho organizzato e facilitato numerossissimi eventi e sessioni di formazione per giovani e adult3, collaborando con diversi enti del terzo settore ed amministrazioni, sia a livello nazionale che internazionale, operando sia in contesti rurali che e urbani. Ho lavorato come formatrice vocale e corale in progetti, associazioni e festival nazionali e internazionali. Tra questi: BREAD&ROSES School di SCT Centre e Spazio BAC, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, GEN Europe Gathering, Spazio Baobab Ivrea, Casa del Quartiere di San Salvario. Ho scritto, facilitato e gestito diversi progetti di formazione nell’ambito del programma Erasmus+ dell’Unione Europea.

Ho studiato canto, musica di comunità e improvvisazione vocale con docenti del centro Roy Hart, di Musica do Circulo, con Guillermo Rozenthuler, Albert Hera, Claudia Bombardella, Oskar Boldre e Rosa Medina, e con moltissim3 altr3 insegnanti. Attualmente sono in formazione come musicoterapista presso il CMT di Milano e come educatrice musicale per l’infanzia presso il Centro Goitre.

Ho iniziato a cantare e suonare da bambina, con il coro del Centro Goitre e poi con di voci bianche del Teatro Regio di Torino e ho studiato per alcuni anni Clarinetto presso il Conservatorio G.Verdi di Torino.

Ho poi studiato cinema documentario ed ho lavorato per diversi anni come montatrice in questo campo. Il cinema della realtà è rimasto una mia grande passione e negli anni ho esplorato diverse possibilità per integrare questo linguaggio artistico nel lavoro con i gruppi. Da questa ricerca, insieme a Dario Ferraro e all’associazione AUDRA, è nata la metodologia dei Documentary Circles, un nuovo approccio al documentario partecipativo come strumento per la creazione di comunità, la condivisione di storie e l’espressione personale.

La passione per il canto e il cinema della realtà si é incontrata anche nella realizzazione di un documentario sulla musicista e custode di canti salentina, Vincenza Magnolo, oggi scomparsa. Grazie all’incontro con questa cantante e ricercatrice straordinaria ho appreso molti dei brani polifonici salentini che amo di più. Il documentario che ne é nato, “Makarìa” – un cammino musicale nelle campagne del sud Italia, tra la scoperta del potere curativo della musica e le residue dinamiche del patriarcato – che è stato selezionato in alcuni importanti festival di cinema documentario (DOK Leipzig, RIFF Awards, IsReal Festival, tra gli altri) ed é disponibile sulla piattaforma francese di streaming Tënk

Scrivimi qui, possiamo organizzare una call insieme!

    Gli incontri con Giulia sono magici, arrivano in profondità. Attraverso la voce invita i partecipanti a entrare in connessione col proprio corpo, col respiro e gli uni con gli altri. Se volete scoprire quale strumento magnifico può essere la vostra voce consiglio a tutti di partecipare al laboratorio, vi regalerà bellissime emozioni e un’opportunità di cura, crescita e apprendimento. Grazie Giulia per il lavoro che fai, continua a portare bellezza col tuo spirito e la tua voce.

    28/05/19, Cecilia Obbili